P.N.R.R. – MISSIONE 1 “DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE,
COMPETITIVITÀ E CULTURA”, COMPONENTE 3 “CULTURA 4.0” (M1C3),
MISURA 2 “RIGENERAZIONE DI PICCOLI SITI CULTURALI, PATRIMONIO
CULTURALE, RELIGIOSO E RURALE”, INVESTIMENTO 2.3: “PROGRAMMI
PER VALORIZZARE L’IDENTITÀ DEI LUOGHI: PARCHI E GIARDINI STORICI”.
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INTERVENTO DENOMINATO “IL PARCO DEL CASTELLO DI MONTICELLO
D'ALBA: VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE DI UN LUOGO DA 7 SECOLI
SIMBOLO DEL ROERO”
Il progetto vuole dare un contributo sostanziale alla qualità dell’offerta culturale del territorio UNESCO del Roero, andando a restaurare il giardino storico che insieme al castello si identifica come bene faro del contesto in cui si trova, migliorandone al contempo le condizioni di fruizione e la messa in sicurezza dei percorsi.
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Le azioni previste si pongono innanzitutto l’obiettivo del recupero disegno storico del giardino nel pieno rispetto della biodiversità in esso presenti, contribuendo a proteggere e ripristinare gli ecosistemi presenti in sito. Per quanto riguarda la componente vegetale, si prevede la ripulitura del bosco, riducendone la componente erbacea, arbustiva e arborea concorrenziale, accompagnata da opportune indagini fitostatiche e da azioni di diradamento, potatura di formazione, risanamento o contenimento ed eventuale abbattimento dei soggetti arborei soggetti a patologie irreversibili.
A queste operazioni farà seguito l’introduzione di nuovi elementi vegetali nel rispetto e in coerenza con le caratteristiche storiche e identitarie del giardino. Verrà ripristinato il viale di carpini previsto nel disegno di Kurten a est del castello e l’area a orto e vivaio immaginata nel terrazzamento lungo il lato occidentale del parco, circondati da nuovi tappeti erbosi. La scelta delle componenti vegetali verrà condotta con la consulenza scientifica dell’Orto Botanico di Torino, al quale già in origine si era rivolto il Kurten, come si evince da documenti d’archivio. La collaborazione sarà supportata da attività didattiche e di ricerca per la reintroduzione di antiche cultivar di piante erbacee, di rose antiche e di bulbose.
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Una componente importante dell’intervento consisterà nella messa in sicurezza di tutte le scarpate e dal ripristino dei terrazzamenti al confine meridionale con affaccio sul paese, dove si prevede la messa a dimora di un vigneto e un doppio filare di ulivi, in modo da valorizzare la componente produttiva del giardino. Per migliorare le condizioni di accessibilità e fruizione dell’area si prevede la messa in sicurezza e il restauro dei muraglioni di contenimento in mattoni, il ripristino della sentieristica con pavimentazione in terreno stabilizzato naturale e l’illuminazione dei percorsi. Verrà restituita la capacità drenante del suolo alle salite al castello con la rimozione delle superfici in asfalto e il ripristino degli acciottolati, dove per garantire l'accessibilità delle persone con funzionalità motoria ridotta, verrà inserita una doppia guida lastricata in pietra. Ai lati della salita verranno ricollocati vasi in terracotta con specie antiche di peri e meli da fiore.
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Si prevede il completo recupero del sistema di raccolta delle acque meteoriche con il restauro ed efficientamento degli impianti idraulici, delle cisterne e delle peschiere d’interesse storico, abbinati ad un sistema di ricircolo delle acque in un’ottica di sostenibilità ambientale per l’irrigazione e la manutenzione futura del giardino.
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All’ingresso del parco verrà collocato un piccolo padiglione, con utilizzo di biglietteria e bookshop, integrato al contesto storico sulla cui copertura verranno installati pannelli fotovoltaici per un’illuminazione del parco ad alta efficienza energetica.
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Oltre al percorso di visita tradizionale, si prevede un percorso sensoriale dedicato a diverse categorie di utenza, ma in special modo per persone con disabilità, con particolare attenzione alle fragranze e colorazioni delle piante, all’alternarsi stagionale delle fioriture, alla loro capacità di stimolare i cinque sensi (olfatto, vista, tatto, udito, gusto) e la partecipazione del visitatore.
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Si prevede infine di dotare il giardino di un sistema di compostaggio per gestire in modo sostenibili sia i rifiuti vegetali, che quelli del vicino ristorante.
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Il progetto prevede attività legate alla valorizzazione tali da rendere maggiormente fruibile il parco, nell’ottica di diffondere e restituire alla popolazione (residenti e visitatori) i risultati positivi scaturiti dalle azioni di recupero e allestimento sopra evidenziate, e il ruolo del Ministero in questa operazione.
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Particolare attenzione verrà data agli aspetti legati alla sostenibilità (tutti e 4 pilastri) degli interventi, anche nell’ottica di aumentare la fruibilità fisica e digitale del parco e del relativo castello, nonché dell’interpretazione del paesaggio UNESCO sottostante e del legame tra uomo e paesaggio.
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Gli eventi e le attività (espositive, di disseminazione, scientifiche e legate all’edutainment) creeranno intorno al parco un rinnovato entusiasmo capace, a sua volta, di generare esternalità positive sia in termini di sostenibilità economica del parco, sia come creazione di valore aggiunto culturale e sociale.
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Un sistema di comunicazione integrato sarà il necessario supporto alla nuova vita del parco, al fine di promuovere il giardino e il territorio tutto.
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